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GAY, DIRLO NAPOLETANO SI PUò
Acciòmo: Ecce Homo. NAPOLI - Orgogl omossuale salsa partenopea: per pubblicizzare il Gay Pri 2010 programma sabato prossimo a Napoli, gli anizzatori hanno scelto di puntare su uno slogan a effetto, che ntiene una parola che farà dignare i benpensanti.
Però qualche dubb il pur meror msagg arcigayo lo veila: e se i puristi lla lgua napoletana orridiranno davanti a quel «so», prima persona l verbo sere senza il segno di elisne; e se gli acmici lla Cs bocceranno quel perchè n l’accento sbagliato (per non parlare l luogo ll’appuntamento: «iz rteo Piazza Cavur», va bene la napoletanizzazne di Calo Benso ma allora facciamola per bene, e accentiamolo, quel Càvur), effetti è propr sul terme «ricchne» sì nvtamente sndo piazza che bisogna terrogarsi. Meno perbeno di gay, più nfinziale di perasta, meno felpato di omossuale, più rispettoso di focch, meno sfottor di chec, l’epeto ricchne era sempre e unque rtato nell’ambo i termi dispregiativi nei nonti ll’omossualà, quel tipo di sulto che ha il suo equivalente al Centro oc e al Nord culattone. Ciò tto, non so quanto lo sbandierato ogl gay, lbi o trans possa altarsi attraverso tale sdoganamento.
Ora che il «ricchne» ce dal vobolar lle offe più sanguose per farsi terme quasi scherzoso, che ofe e promette simpatia e mb chie solo di sere lasciato pace (msagg ribado pure dalla bandiera arbaleno che fa da sfondo alla scrta sul manifto) c’è il risch che dall’ogl proposivo (gay) si torni al pregiudiz tollerante (antigay), quello che dice: e che ci volete fare, non siamo noi che siamo omofobi, sono loro che sono ricchni.